attivismo digitale: una presentazione ignite

Dopo aver passato in rassegna negli ultimi mesi le teorie più diverse sul ruolo dei Social Media nei movimenti politici e di ribellione nel mondo, dalla Tunisia all’Egitto, fin dall’Iran passando dalla vicenda dell’attentato a Gabrielle Giffords, che non riguarda un movimento ma ha mostrato meccanismi interessanti nel rapporto tra giornalismo online e tradizionale, era inevitabile iniziare scriverci qualcosa di specifico.
Quella era la mia intenzione ma nel frattempo ho avuto l’occasione di sintetizzare i pensieri e gli appunti, che sto raccogliendo, in una presentazione ignite svoltasi a Roma ieri sera (9 febbraio 2011) alla libreria Bibli.
Una location molto adatta e una serata davvero piacevole con interventi assai interessanti, grazie agli organizzatori!

Ci sarà un video ma intanto ecco le slide dell’intervento:

news in tempo reale dall’Egitto: una lista twitter di attivisti, blogger, giornalisti sul campo (in aumento) #Jan25

A quasi due settimane dall’inzio delle manifestazioni a favore della democrazia in Egitto, successive a quelle che hanno determinato il cambio in Tunisia, è ormai chiaro che il ruolo dei Social Media è di primo piano.
Twitter in particolare sta fungendo anche qui da terreno di raccolta dei fatti e da cassa di risonanza anche per analisi e riflessioni.
Si parla tanto di come utilizzare questi strumenti in un nuovo schema dell’informazione (e se ne parlerà sempre di più) ma forse è arrivato il momento di mostrarne un aspetto pratico.
Qui sotto potete trovare una lista, che si aggiorna in tempo reale, dei tweet provenienti da alcune delle fonti più autorevoli sulla crisi in Egitto, principalmente attivisti, blogger, giornalisti quasi tutti sul campo (molti al Cairo) a raccontare tramite Twitter, velocemente e puntualmente, quello che sta accadendo.
È un insieme di profili (una sessantina finora) che ho filtrato fin dall’inizio della crisi, che continuo ad aggiornare e che mi aiuta a diffondere fatti, generare news, fare analisi.
Naturalmente (ecco uno dei punti importanti del nuovo modello di giornalismo) sono filtrati dal mio punto di vista, secondo le mie esperienze, conoscenze, capacità: non si tratta dell’equivalente dell’agenzia di stampa del 21mo secolo.
Altri potrebbero filtrare in modi diversi e l’unione modulata di tutti questi filtri è essenzialmente informazione.
Ne avremo modo di riparlare presto.
Nel frattempo questa pagina può essere utile a chi si vuole continuare informare o ai giornalisti più curiosi o a chi intende diffondere news.

N.B.: è in inglese, è la lingua comune, sempre più indispensabile in questa nuova era.

10 giorni di rivoluzione egiziana su Twitter

Il grafico del volume dei tweet a dieci giorni dall’inizio delle manifestazioni in Egitto che si sono trasformate in rivolta e repressione.
Il termine di paragone è “apple”, costantemente popolare su Twitter.
Il picco per il termine “egypt” si è avuto venerdì 28 gennaio verso le 23 con il 2.13% dei tweet mondiali.
L’andamento altalenante è tipico degli eventi in paesi in cui si sta tecnicamente censurando Internet.

12 consigli su Twitter: #5 mettici sempre bio e foto

Spesso le mosse semplici sono anche quelle più efficaci.
Twitter dà la possibilità di inserire una tua breve descrizione (Bio), di massimo 160 caratteri, e un’immagine che ti rappresenti: è importante approfittarne.
Questi sono i primi due elementi che qualcuno noterà quando si imbatterà nel tuo profilo e spesso lo farà distrattamente o velocemente, nel mare magnum di Twitter. Continue reading

abrogata la Pisanu, il wi-fi è libero (con qualche dubbio). per ora.

Dopo mille peripezie il governo ha abrogato l’art.7 (o meglio i commi 4 e 5) del decreto Pisanu mantenendo solo l’obbligo di richiedere la licenza al Questore per gli esercizi pubblici che forniscono connettività internet come attività principale (in pratica gli internet point).
Quindi dal 1 gennaio 2011 gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, alberghi ecc.) potranno offrire connettività wi-fi (e via cavo) senza complicate procedure burocratiche per loro e per gli utenti (per es. l’archiviazione della fotocopia del documento di identità di chiunque acceda).

C’è da notare che un esperto autorevole come Stefano Quintarelli segnala che se questi esercizi pubblici offrissero wi-fi ricadrebbero comunque sotto la definizione di operatori di telecomunicazione e quindi sottoposti ad obblighi comunque onerosi, uno su tutti: bloccare tramite DNS i siti sanzionati dall’Autorità Giudiziaria (o anche dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedo-Pornografia).
Questo perché l’AGCOM avrebbe chiarito che sarebbe escluso dalla definizione di operatori di telecomunicazione l’esercente¬†che

“non avendo come oggetto sociale principale l‚Äô attività di telecomunicazioni, mette a disposizione della propria clientela le apparecchiature terminali di rete”

In poche parole se metti PC disponibili al pubblico nessun problema, se metti a disposizione una porta di accesso (cioè un access point wi-fi) sei un operatore di rete. Continue reading

12 consigli su Twitter: #4 usa il retweet (RT)

Questo post fa parte di una serie di 12 brevi consigli e spunti per chi si sta avvicinando a Twitter e per i più esperti.

La funzionalità forse più importante di Twitter è la possibilità di condividere messaggi (cioè tweet) altrui con i nostri stessi contatti.
Il pulsante Retweet (quasi sempre abbreviato con RT) presente sotto ogni tweet sia su web che in ogni applicazioni esterna per Twitter, fa proprio questo: permette di proporre quello stesso messaggio, proveniente da chiunque abbia un profilo pubblico sulla piattaforma, a tutti i contatti che ci seguono.

Iran's Intelligence Minister Admits Hacking Into Opposition E-Mail - #iranelection http://t.co/xAoOswh
@golnazes
Golnaz Esfandiari

Così il tweet si propaga, mostrando sempre l’autore originale e via via l’elenco dei profili che lo hanno riproposto (o, con un neologismo, ritwittato).
Inoltre il RT compare nel tuo profilo, nell’elenco dei tuoi tweet diventando a tutti gli effetti parte integrante dei contenuti che generi, anche se non l’hai scritto tu. Continue reading

un mese di Wikileaks su Twitter

Il grafico del volume dei tweet a un mese dalla pubblicazione dei cablo da parte di Wikileaks e dei quotidiani partner.
In rosso il termine wikileaks paragonato a trend costantemente molto popolari come #obama, #bieber, #apple.
L’attenzione spasmodica delle prime settimane (che ha raggiunto un picco storico il 7 dicembre col 2.99% di tutti i tweet scritti, anche se questo grafico non riesce a riportarlo senza zoom) si è trasformata in un argomento popolare, stabilmente presente nell’agenda quotidiana.
Ad oggi sul sito di Wikileaks sono stati pubblicati integralmente solo 1942 dispacci mentre i principali quotidiani mondiali, in possesso degli stessi dati, hanno già scritto centinaia di storie e notizie correlate, pubblicando e archiviando i cablo più rilevanti.