Monthly Archives: April 2012

un modo nuovo di esplorare l’informazione

Quando iniziai a sperimentare l’aggregazione di news su Twitter nell’estate del 2009 il mio sogno era di condividere i filtri che raffinavo giorno dopo giorno mediante nuovi strumenti, in modo da partecipare tutti alla nuova visione comune dell’informazione.
Era l’anno delle rivolte in Iran, che cominciarono a scuotere il mondo arabo, in cui il crowdsourcing e il citizen journalism ci mostravano gli aspetti più crudi della nuova disintermediazione informativa e l’impostazione tradizionale cominciava a mostrare i suoi limiti.
I lettori e i cittadini stavano diventando attivi ma la consapevolezza di questo cambiamento nell’informazione non era ancora abbastanza condivisa (in particolare in Italia) e non esistevano strumenti di questo tipo.

Al contrario, da quei giorni ad oggi gli strumenti e i progetti si sono concentrati nel distribuire in maniera diversa e capillare i contenuti basandosi però sullo stesso modello di prima, personalizzandoli per ogni lettore e cercando disperatamente di diminuire l’information overload. Continue reading

il valore condiviso dell’informazione e il caso Reporter di Repubblica.it

La vicenda di Reporter, un’iniziativa di Repubblica.it che prevede contributi diffusi, già simile ad altre nel mondo, e delle polemiche e i dubbi sulla remunerazione dei partecipanti mette a nudo una zona grigia di passaggio dai modelli editoriali economici a cui eravamo abituati a quelli nuovi.
Innanzitutto il tema del precariato nel giornalismo è reale e molto serio.
Alcuni editori sfruttano un’incerta sovrabbondanza di offerta per sottopagare e sfruttare, altri si fanno semplicemente trasportare dal “mercato” senza opporsi, i vecchi pilastri come la carta, la pubblicità e i finanziamenti languono.
Non c’è bisogno di aggiungere che questo meccanismo oltre a non tutelare i lavoratori genera pessima informazione e quindi danneggia l’interesse pubblico.
Dall’altra parte una grande massa di appassionati ed entusiasti (ex) lettori immette volontariamente e continuamente materiali interessanti e liberamente fruibili.
Le iniziative e i contenuti dei citizen journalist sono spesso sostenuti e amplificati con la stessa passione dagli altri, a volte persino dai mezzi stampa, ma non è chiaro in cambio di cosa o di quanto.
Abbiamo due situazioni che da sole sono insostenibili è inevitabile che cerchino un punto di incontro.
Il problema è: su quale base di remunerazione?
Parliamo solo di denaro? Continue reading