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l’ipertweet con Vine su Twitter

Le molteplici possibilità narrative offerte dall’integrazione in Twitter di Vine, un’app che permette di realizzare video di 6 secondi composti da diversi spezzoni con audio e visibile senza bisogno di particolari plugin.
Ho fatto un esperimento con la vicenda di queste ore riguardo il profilo Twitter di Augusto Minzolini (ex direttore del TG1 e candidato del PDL in Liguria):

Una (meta)narrazione nuova se espressa nei termini di un nuovo linguaggio digitale al posto del linguaggio tradizionale dei mass media (comunque impegnativo da rispettare in 6 secondi).
Un esempio di quest’ultima è una magistrale sequenza del film The Snatch di Guy Ritchie in cui la narrazione del viaggio di un protagonista da New York a Londra, insieme alla sua manifesta irritazione per i viaggi e per l’Inghilterra, dura proprio 6 secondi:

Le potenzialità di Vine sono elevate, sono quelle dell’Instagram dei video.

il valore di un tweet (e di un retweet) e la diffamazione su Twitter: @Beppe_Grillo vs @Riotta

Chiariamo prima di tutto una cosa: un retweet non vale meno di un tweet. Sia esso un retweet puro, fatto utilizzando il tasto funzione di Twitter, sia editato a mano con l’indicazione “RT” sia proposto tra virgolette quel contenuto sarà visibile nella nostra timeline allo stesso livello degli altri, sia su web sia con l’app ufficiale (sono ormai poche e obsolete quelle non ufficiali che non mostrano i retweet di un utente ma solo i suoi tweet e vi sconsiglio di usarle). Anzi si potrebbe dire che il retweet vale forse più di un tweet sulla piattaforma visto che viene considerato dal sistema Twitter come una sorta di gradimento del contenuto. Tecnicamente equivalgono entrambi a proporre ai nostri follower un contenuto, un concetto, un’idea. Sta poi a chi ci segue interpretare o contestualizzare o persino reagire alla presenza di quel contenuto. È proprio questa l’interazione che è al cuore dei Social Media (e quindi di Twitter), non solo quella esplicita di una reazione o di una risposta ma anche quella implicita nella definizione collaborativa del contesto comunicativo comune. Sto facendo satira? Sto facendo cronaca? Sto chiacchierando con gli amici come al bar? Chi mi segue si aspetta che la chiacchiera da bar abbia valore informativo? o che la cronaca sia in realtà satirica? Questo dipende non solo da noi ma dai nostri follower e insieme si contratta ruolo e contesto. Perciò la presenza di un contenuto su Twitter, o in generale online, non equivale per esempio a quella sui media tradizionali come la TV e la stampa dove, essendo già definiti ruoli e contesto, la semplice esposizione del contenuto definisce già tutto. Continue reading