Monthly Archives: December 2010

wikileaks, raccolta di domande e risposte

La vicenda di Wikileaks, di grande rilevanza, è in costante accelerazione e mi rendo conto che è difficile, soprattutto per chi ne sa poco e si vuole informare, riuscire a seguire tutto genuinamente senza doversi sempre rifare ai quotidiani stranieri quindi ho pensato di mettere su una raccolta di risposte alle domande (o ai fraintendimenti) più comuni, cercando di renderli nel modo più semplice.
Conto di tenerlo aggiornato con le ultime novità. Continue reading

senza trasparenza non c‚Äôè democrazia: il contributo di wikileaks

Prendo lo spunto da un mio intervento a Radio Versilia di qualche giorno fa per fare una riflessione più generale su Wikileaks.
È indubbio che il #cablegate sia un attacco al sistema ma la domanda che dovremmo farci non è da chi (e perché) provenga questo attacco ma cosa sia diventato questo sistema oggi.
Concentrarsi su Assange, su chi sia veramente, da dove provenga, chi l’abbia manovrato, è nel migliore dei casi ingenuo complottismo e nel peggiore completamente inutile.
I dispacci della diplomazia USA sono lì, visibili da tutti, e quotidiani importanti (parliamo del New York Times, del Guardian, di El Pais, di Le Monde) ben al corrente del contesto ci hanno costruito sopra storie rilevanti, mettendo in gioco la loro credibilità.
E, cosa più importante, ci avrete fatto caso: su 250.000 nessun cablogramma è stato smentito dal Dipartimento di Stato. Continue reading

quando wikileaks fornisce i numeri al giornalismo: gli avamposti strategici degli USA

Uno dei meriti di Wikileaks è di stimolare la ricerca e la verifica dei fatti attraverso l’elaborazione di una grande mole di dati grezzi.
È il data journalism, che in questi mesi trae beneficio anche dal movimento di pensiero dell’Open Data che sempre più paesi e amministrazioni stanno adottando.
Nel caso del gruppo di Assange i dati resi disponibili sono anche molto preziosi perché tenuti riservati e non ottenibili in nessun altro modo.
Ne risulta che le rivelazioni del #Cablegate non risiedono tanto nel contenuto (spesso al limite del gossip, altre volte no) dei messaggi quanto nelle elaborazioni che si possono ottenere cercando le informazioni più nascoste. Continue reading