Negli ultimi tempi la domanda che mi fanno più frequentemente (e immagino capiti a tanti altri) è questa.
“Mi serve l’iPad?” “È utile?”.
La risposta è sempre: “dipende, se trovi l’app giusta per te (almeno una) diventa uno strumento insostituibile, altrimenti è solo un bellissimo pezzo di plastica”.
Ma la successiva domanda è quella che arriva al punto: “Ci posso installare XYZ?” (dove XYZ è generalmente un software professionale).
Il punto è proprio questo, l’iPad non è un personal computer, non è un notepad, non è un netbook.
Cioè non è un dispositivo multiuso come il computer a cui siamo abituati, in cui il valore dello strumento è proporzionale alle possibilità offerte (ingressi, uscite, potenza, capacità ecc.).
Persino gli smartphone ci stanno abituando a questo modello: poterci fare tutto.
L’iPad al contrario è un dispositivo implicitamente specializzato. In cosa?
La metafora d’uso di questo tablet è chiara: è un quaderno.
Naturalmente un quaderno molto evoluto.
Cosa ci si può fare con un quaderno? Ci si può leggere e scrivere ma con questo si può anche ascoltare.
Quindi si possono prendere appunti, buttare giù schizzi e schemi, consultare il web, conversare sui Social Media, informarsi, leggere libri e magazine, leggere fumetti, leggere la posta, orientarsi su una mappa, giocare e così via.
In realtà sono tantissime le cose che si possono fare con iPad perché la metafora del quaderno (e quella del foglio bianco) è potentissima e ognuna di queste cose può essere fatta in modo molto più ricco (video, audio) e nuovo rispetto al passato.
Avere a disposizione queste attività, già digitalizzate e ulteriormente elaborabili in un dispositivo piccolo e trasportabile, rappresenta una grossa innovazione per chi ne fa un uso intenso o professionale.
Prendiamo ad esempio le news.
Possiamo leggere un quotidiano su carta e attendere il giorno dopo per avere aggiornamenti.
Oppure possiamo leggerlo su web e navigare tra banner e notizie, ingrandire cliccare ecc.
Altrimenti potremmo aggregare i feed RSS di diversi quotidiani ma avremmo bisogno di un feed reader adeguato, che ci riporterà spesso sulla pagina del quotidiano.
Infine potremmo lasciar perdere i quotidiani e cercare le notizie sui Social Media, aggregando le fonti più aggiornate o affidabili, sia informazione ufficiale che non ufficiale.
Ma quest’ultima opzione appare faticosa, difficile da consultare, spesso caotica.
Su iPad esiste una app, Flipboard, che genera dinamicamente un vero e proprio magazine da sfogliare basato sui nostri contatti, le nostre preferenze e i nostri feed.
È diventato il mio modo preferito di scorrere velocemente le ultime news: non più singoli quotidiani, TG, reti tv all-news ecc.
Il quotidiano è composto in base alle mie liste su Twitter, alla lista dei miei contatti su Facebook e Twitter e su aggregazioni già proposte dal sistema quindi abbraccia non solo le news ma le ultime novità dai miei contatti (senza considerare che scarica definitivamente il mio computer principale da questo compito).
E le app dei singoli quotidiani? spesso sono molto ¬†buone ed è comodo leggerle così ma finchè gli editori non decideranno di inserire un vero valore aggiunto, sia di contenuto che di modalità, sarà difficile che si impongano adeguatamente in questo spazio.
Viceversa chi parte da una situazione di qualità e approfondimento, vedi per esempio l’Internazionale o anche altri settimanali, risulta particolarmente godibile e consultabile a sè.
Naturalmente Flipboard non è l’unica app che fa una cosa del genere (segnalerei anche Pulse e Flud) e ha ancora dei limiti, permette un numero limitato di fonti, ma è un esempio di come con uno strumento specializzato come l’iPad si possano fare cose completamente nuove.
In effetti quello che sembra fare la differenza nell’esperienza d’uso dell’utente è quanto appaia poco impegnativo l’iPad rispetto a simili dispositivi, proprio grazie a questa sua caratteristica.
Tutte queste cose potrebbero essere fatte anche con un normale pc? certo, ma non potreste leggerlo distrattamente su un treno, in sala d’attesa, in una pausa o a letto.
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