Un frettoloso annuncio sul blog ufficiale avvisa del cambio di strategia.
La funzione di radio di Last.fm (uno degli strumenti più popolari su internet) non sarà più gratuita per i numerosissimi utenti registrati, costerà 3 euro al mese, ad eccezione di USA, Gran Bretagna e Germania dove rimarrà gratuito.
Centinaia di utenti (anche dai tre paesi esclusi) protestano nei commenti del post verso questa discriminazione e molti annunciano il loro abbandono immediato.
Dopo molte sollecitazioni lo staff tenta di spiegare, con qualche imbarazzo, le motivazioni di una decisione così bizzarra: la funzione più importante di Last.fm rimarrà gratuita nei soli 3 paesi in cui l’azienda ha una struttura per la gestione pubblicitaria.
“Quindi – commenta un utente – pagherò per mantenere gratuito il servizio in USA, UK e Germania?”
¬†Un altro aggiunge: “nel mio paese 3 euro sono tanti…”.
¬†Prende forma il primo caso di inverse revenue model: prendere a chi ha meno per dare a chi ha di più. Continue reading
Monthly Archives: March 2009
donne, è arrivato l’arrotino. nel Mulino.
Lo avevano previsto in molti, con la Grande Crisi le aziende italiane stanno finalmente scoprendo i media sociali per comunicare con i consumatori.
Ovviamente, dovendo recuperare all’improvviso anni e anni di gap, lo fanno a modo loro, con le loro visioni e convinzioni, stretti da un lato da paleozoici direttori di agenzie pubblicitarie che dichiarano che ¬†il “brand è valore assoluto” e dall’altro da scaltri social-venditori nostrani che li sommergono di neologismi e inglesismi.
Diamogli atto che ci stanno provando e che possono sbagliare e non abbandoniamoli senza una bussola, senza un “voi siete qui“.
Il fatto è che tutto questo fiorire di amichevoli conversazioni e pacche sulle spalle con i consumatori, dopo anni di invasione degli scaffali, di inondazione con spot, di monopoli vari e addirittura di aumenti dei prezzi causati dall’intensità di frequentazione con i centri media rischia di stridere un po’. Continue reading
Barilla, conversazioni, Mulino Bianco, Media Sociali, web 2.0