Il primo incontro di Mutazioni Digitali – alla FNAC di Roma e su CannocchialeTv – è stato molto interessante nel suo far venire alla luce differenti Weltanschauung su aree della comunicazione che dovrebbero essere alquanto vicine.
Probabilmente, nella sua formula inedita per argomenti di questo tipo, è risultato più istruttivo di qualsiasi divulgazione didascalica.
Quando le differenze sono così insolitamente marcate le riflessioni si arricchiscono ma una domanda incalza: come è possibile che la realtà sia vista in maniera così diversa da operatori del settore che sembrano contigui?
Tra i tanti temi toccati mi incuriosisce particolarmente la distanza tra chi vive quotidianamente l’evoluzione della comunicazione causata dalla rivoluzione della Coda Lunga e chi fa oggi giornalismo professionista sui mainstream.
Di fronte agli stimoli al cambiamento epocale dei primi i secondi rispondono con i loro classici modelli come se tutto il mondo ancora oggi possa essere spiegato sempre dalle stesse immutabili regole. Continue reading
Monthly Archives: October 2008
nokia e le conversazioni interrotte
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Proprio poco prima di scrivere il (prossimo) post su lifestreming e mobile con costi accessibili a tutti, il mio Nokia E51 (teoricamente eccellente nel rapporto qualità/prezzo) di neanche un mese smette di funzionare – nel senso che si spegne e non si accende più.
Per un telefono che ha come claim “conduci la conversazione” è un bel paradosso.
Cose che possono capitare – si potrebbe dire – anche se un tempo di vita così breve non mi era mai capitato dai tempi del¬†VIC-20.
Per fortuna (?) non siamo più nei cotonatissimi anni ’80 e il customer care è (dovrebbe essere) realtà.
Lo porto subito in assistenza, il telefono è morto, si vede (con tanto di verifica che non è ovviamente la batteria il problema): una settimana solo per sapere che dovrà andare alla sede centrale, perché si tratta della scheda logica.
Ma questo lo si sapeva già, il telefono è morto, si vede.
Tempo stimato (da loro): un mese.
Per fare che…? Vedo altamente improbabile un tecnico in camice e occhialetti che lavora col saldatore sulla scheda nei pressi del mio processore ARM 11.
Allora perché fare aspettare così tanto tempo un cliente il cui telefono è palesemente morto, per un evidente difetto di fabbricazioni per giunta (chè dopo neanche un mese non credo si possa esere usurato…)? Continue reading
il deserto del mainstream
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Se una tv americana dicesse che a Bolzano esiste un pericolo di sbarco clandestini voi che pensereste?
Ecco, è più o meno quello che hanno detto i mainstream italiani riguardo al rapimento dei turisti nel deserto egiziano, che per fortuna si è risolto positivamente.
Quando arrivò la notizia e si parlava di Assuan (nei pressi della famosa diga) rimasi interdetto: come fanno dei predoni ad arrivare in uno dei luoghi turistici più presidiati che si conosca?
Esercito, posti di blocco, metal detector.
E infatti c’era un errore gigantesco, i turisti sono stati rapiti in un angolo (letteralmente) di deserto egiziano al confine tra il Sudan e la Libia, uno dei posti più inospitali del pianeta (seppure bellissimo), un’area che si avvicina molto a una terra di nessuno, percorsa dalle carovane di clandestini diretti sulle coste libiche – e poi in Italia – e naturalmente anche da predoni.
Un’area inaccessibile se non dietro specifici permessi delle autorità egiziane (e se ne capisce anche il motivo).
Ma i media nostrani, imperterriti, hanno continuato a mostrare immagini di posti come Luxor, Assuan, addirittura il Mar Rosso! che invece distano un migliaio di km e si trovano in una situazione totalmente diversa, proprio come tra Lampedusa e Bolzano.
E giù il riepilogo di tutti gli attentati ai turisti avvenuti in Egitto (che non c’entra nulla coi predoni del deserto, a giudicare da cosa è avvenuto) da quello tragico del ’96 a quelli più recenti.
Poi, ciliegina sulla torta, tanto per fare un altro po’ di confusione l’aggiunta dell’avvertimento da parte delle autorità israeliane di non recarsi nel Sinai durante le festività ebraiche (!).
Il Sinai si trova in un’altra zona ancora, anch’essa molto molto distante!! con condizioni di sicurezza, neanche a dirlo, diverse dalle altre due.
Insomma un bel pasticcio geografico che alla fine ha come risultato quello di confondere e terrorizzare un altro po’ gli italiani che vogliono andare all’estero.
E che forse farà pensare a molti che è più sicuro spendere i soldini per le vacanze nella rassicurante e decadente Italia.
Buona Pensione Miramare a tutti!
12seconds, il micro videoblogging
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12seconds è forse uno strumento di videoblogging che mancava all’appello tra quelli disponibili per il digital lifestream.
Esprimersi attraverso video è un modo sempre più diffuso e spesso viene preferito alla parola scritta per la sua immediatezza e freschezza.
Che ne direste di poter descrivere un istante della vostra giornata o un vostro pensiero attraverso un micro-post ma, invece che a parole, mediante un breve video?
12seconds è una piattaforma (gratuita) che permette di pubblicare istantaneamente video di 12 secondi.
Esistono ovviamente altri servizi che permettono di pubblicare video su internet, come YouTube, che però – oltre ad avere un limite massimo di durata – richiedono l’upload del video e di conseguenza necessitano di un passaggio intermedio su un computer (se da videocamera o cellulare) o anche di un software di post-produzione (con tutti i possibili problemi di codifica per gli utenti meno esperti) che rendono il processo poco immediato. Continue reading
cresciuti a pane e reality
L’iniziativa di una scuola di Lecce di coinvolgere gli studenti delle superiori in una sorta di business game quotidiano su internet è davvero notevole ed encomiabile.
Gli studenti si confronteranno con un mercato, con regole, con il lavoro di gruppo, la creatività e la fattibilità delle idee di business, con veri costi, rapporti reali con l’imprenditoria locale e probabilmente impareranno molto.
Il tutto, però, avverrà all’interno di un format di Reality TV.
Class Action (questo il nome – un po’ ambiguo a dire il vero – dell’iniziativa) rappresenta finalmente un bagaglio concreto che la scuola affida agli studenti ed è una direzione che andrebbe incoraggiata (in ogni senso) dappertutto. Continue reading
Mercati Parlanti #1: Destinazione (Kinder) Paradiso
“uhm…una canzone che parla del suicidio per una pubblicità di merendine x bambini…dei geni quelli della ferrero..”, il pensiero di un fan di Gianluca Grignani¬†è più o meno quello che viene in mente a qualunque adulto dai 30 in su appena si trova davanti allo spot delle merendine Kinder Paradiso in onda in queste settimane.
Il brano scelto per questa versione, infatti, è Destinazione Paradiso, il pezzo che ha lanciato il cantautore milanese a metà anni ’90 e che notoriamente – e per sua stessa ammissione in più di un’intervista – parla di suicidio. Continue reading